martedì 30 novembre 2010

...i gatti neri

Mi viene spesso in mente (lo so, sono fatto strano..) di chiedermi il perchè delle cose, e l'altra sera tra discorsi sull'eni, sull'agip e sui gatti mi è venuta in mente la questione dei gatti neri. Che ho scoperto in realtà è un problema di tutti i gatti. Nell'antichità, forse tutti lo sapete, i gatti erano animali sacri per alcune popolazioni, come gli egizi, ma successivamente non godettero della stessa sorte. La diceria che il gatto porta sfortuna ha origine da due fatti storici: in primo luogo bisogna ricercare l'origine nella società fenicia, popolazione che aveva una altissima considerazione dei gatti, specie di quelli neri, anche da loro considerati quasi sacri. I fenici erano abili navigatori, nonchè primi pirati della storia, ed erano soliti imbarcare i gatti nelle loro navi per poter dare la caccia ai topi che avrebbero mangiato le provviste; diciamo che non erano personcine molto per bene, e quando approdavano in un porto spesso ne approfittavano per compiere razzie. Morale della favola? Quando la gente vedeva dei gatti (soprattutto neri) che vagano nei porti voleva dire che c'era un pericolo imminente. La questione dei pirati poi si è protratta ovviamente finchè sono esistiti i pirati. La seconda probabile causa sta nel fatto che essendo il gatto un'animale notturno (e chi ha un gatto lo sa mooolto bene..), i gatti neri, molto poco visibili nell'oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli, i quali scaraventavano i cavalieri a terra con estrema violenza. Da qui infatti proviene l'idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada. Io penso che attraversare la strada di notte al buio porti molta piu sfiga al gatto che al guidatore. SEE THE LUCKY SIDE ALE

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