venerdì 26 febbraio 2010

...Damocle non aveva una spada

La spada di Damocle

Secondo il racconto di Cicerone, Damocle è un principe particolarmente adulatore alla corte di Dionigi I di Siracusa, un tiranno del IV secolo a.C.. Nell'aneddoto Damocle sostiene in presenza del tiranno che egli sia una persona estremamente fortunata, potendo disporre di un grande potere e di una grande autorità. Dionigi gli propone, allora, di scambiare con lui i rispettivi ruoli per un giorno, in modo da poter assaporare tale fortuna. Damocle accetta. La sera si tiene un banchetto, durante il quale inizia a tastare con mano i piaceri dell'essere un uomo potente. Solo al termine della cena nota, sopra la sua testa, la presenza di una spada affilata, sostenuta da un esile crine di cavallo. Dionigi l'aveva fatta sospendere sul capo di Damocle perché capisse che la sua posizione di tiranno lo esponeva continuamente a grandi minacce per la sua incolumità. Immediatamente Damocle perde tutto il gusto per i cibi raffinati che sta assumendo, nonché per le bellissime ragazze che gli stanno intorno e chiede al tiranno di voler terminare lo scambio, non volendo più essere così fortunato.
La spada di Damocle è una metafora utilizzata molto frequentemente in riferimento a questo racconto. Essa rappresenta l'insicurezza e le responsabilità comportate dall'assunzione di un grande potere. Da una parte c'è il timore che il ruolo di potere possa essere portato via all'improvviso da qualcun altro, dall'altra che la sorte avversa ne renda molto difficile il suo mantenimento.
In genere tale espressione viene usata per indicare un pericolo incombente e/o inevitabile.

SEE THE OTHER SIDE
ALE


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martedì 23 febbraio 2010

...che ore sono?

...oggi qualche curiosità sugli orologi!!

Negli orologi che indicano le ore con i numeri romani, il numero indicante le ore 4 è talvolta riportato graficamente con il segno 'IIII' e non 'IV': la prima forma, quella romana originale, viene preferita o per motivi di simmetria grafica all'interno del quadrante dell'orologio o per motivi di economicità nell'uso dei materiali (soprattutto il bronzo dei quadranti più vecchi) per la compilazione del numero stesso. Infatti, scrivendo 'IIII', si aveva in totale I+II+III+IIII+V+VI+VII+VIII+IX+X+XI+XII = 20 'I', 4 'V' e 4 'X'. Con quattro colate in uno stampo con una 'X', una 'V' e cinque 'I' si ottenevano tutte le cifre necessarie senza sprechi. La scrittura "corretta" (I+II+III+IV+V+VI+VII+VIII+IX+X+XI+XII) prevede 17 'I', 5 'V' e 4 'X'. Ma vi è anche un motivo storico: in quanto, agli albori delle meridiane, tale numero facilitava la conta delle ore alla povera gente priva di istruzione. Entrando poi così profondamente nella quotidianità, che quasi tutti i costruttori di orologi che seguirono lo adottarono.

La suddivisione in 12 settori del quadrante degli orologi divenne uno standard quasi universale solo con la Rivoluzione Francese e le successive Guerre napoleoniche. Precedentemente erano diffusi anche i quadranti che mostravano 6 o 24 ore. Durante la Rivoluzione si tentò anche di introdurre la suddivisione della giornata in 10 ore e furono costruiti appositi orologi decimali.

Via dell'Oriuolo che si trova a Firenze, prese questo nome perché in una casa di questa strada, nel 1353, fu costruito il primo orologio a ruote in Firenze, orologio che era destinato alla Torre del Palazzo della Signoria.

Nelle pubblicità degli orologi, le lancette sono sempre disposte alle 10:10, in modo da formare una "V". Il motivo è che questa posizione mette in evidenza il marchio del costruttore, incorniciandolo.

SEE THE RELAX TIME
ALE

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venerdì 19 febbraio 2010

...P

... pare che non sia arrivata quella doppa, quindi la rimando!!
NDR dove vedete il punto interrogativo immaginatevi il simbolo del pi grco.. non mi riconosce il carattere!!

La costante matematica ? (si scrive pi dove le lettere greche non sono disponibili) è utilizzata moltissimo in matematica e fisica. Nella geometria piana, ? viene definito come il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio. Il simbolo ? per la costante di Archimede è stato introdotto nel 1706 dal matematico inglese William Jones quando pubblicò A New Introduction to Mathematics, benché lo stesso simbolo fosse stato utilizzato in precedenza per indicare la circonferenza del cerchio. La notazione diventò di uso comune dopo che la utilizzò Eulero. In entrambi i casi ? è la prima lettera di "perimetros", che significa «misura attorno» in greco.
Inoltre il simbolo ? venne usato all'inizio dallo stesso William Jones che, nel 1706 lo usò in onore di Pitagora (l'iniziale di pitagora nell'alfabeto greco è appunto ?, ma trattandosi di un numero si preferisce usare la minuscola).

C'è un intero campo di studi divertenti, ma seri, che riguardano l'uso di tecniche di memorizzazione per ricordare le cifre di ?. Esempio: "Tre imperfettibile è degno archetipo di quella serie che svela, volgendo circolare, mirabil relazione". Oppure: " Ave o Roma, o madre gagliarda di latine virtù, che tanto luminoso splendore prodiga spargesti con la tua saggezza". Contando le lettere di ogni parola della frase si individuano le prime 14 (e 19 nel secondo caso) cifre decimali di ?: 3,14159265358979. Una forma mnemonica più avanzata è "Che n'ebbe d'utile Archimede, da ustori vetri, sua somma scoperta? Umanitade incerta, infantile, che ad ogni progenie vede negato il divin vero. Ma non combatte già la terrema fragilità."
Esistono gare organizzate per la recita a memoria delle cifre di pi greco, ed anche record mondiali. Nel 2002 il giapponese Akira Haraguchi di Chiba, 59 anni, ha recitato a memoria 83.431 cifre. Il record ufficiale, riconosciuto dal Guinness Book of Records, appartiene tuttavia al cinese Lu Chao dello Jiangxi, che il 19 novembre 2005, all'età di 24 anni, ha recitato 67.890 cifre esatte, impiegando 24 ore e 4 minuti. Il record precedente apparteneva allo studente giapponese Hiroyuki Goto, che nel 1995 era arrivato "appena" a 42.192 cifre.
La popstar Kate Bush ha interamente dedicato al numero ? il secondo brano (intitolato per l'appunto ?) del suo ottavo album Aerial, del 2005, nel quale reciterebbe le sue prime 140 cifre. Ma anche altri musicisti ed artisti in genere hanno dedicato alcune loro opere alla costante.
Il 14 marzo si celebra il "giorno di pi greco", in quanto nella sua scrittura anglosassone (3/14) esso ricorda l'approssimazione più comune di ?. Pi greco si celebra anche il 22 luglio, in quanto nella sua scrittura numerica (22/7) esso ricorda la frazione che meglio approssima il valore di ?.
Una cosa che non tutti sanno è che in fisica si legge "pai" (come la lettera "p" in inglese) perchè il linguaggio scientifico ufficiale è l'inglese (esattamente come le lettere greche mi, che in fisica tutti leggono "mu").. ora capite l'immagine!!

SEE THE PIE SIDE!!
ALE

mercoledì 17 febbraio 2010

...questa è l'ora del Campari!

Il jingle che accompagna le immagini della publicità del Campari è una canzone originale del 1930 ? prodotta sempre per una pubblicità Campari ? cantata da Crivel, pseudonimo di Fernando Crivelli, tenore attivo tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta.
Tra le sue canzoni ricordiamo: Duce, Duce, Duce (1933), Ti saluto, vado in Abissinia (1935) e Maramao perché sei morto? (1939)

qui di seguito non poteva mancare il testo!!

Quando al fine d'un giorno noioso
La gaiezza risorge nel cuor
Cerca ognuno il perché prodigioso
E domanda con grande stupor
Donde viene questa gioia verace
Ogni crisi finita è davver
Forse al mondo ritorna la pace, no, credete, è un motivo più ver
Se d'affanni, vecchi malanni, non si sente più novella
Se ciascun sorride lieto e la vita trova bella
Se ragione misteriosa a gioir ciascuno appella
Questa è ora senza pari, questa è l'ora del campari
Brilla il sole nel cielo in festa
o di pioggia si inondi il terren
a quest'ora nel cuore si riversta il pensiero che tutto va bene
poi che la gioia salta e vermiglia e il sol ci rifiuta calor
campari l'ha chiusa in bottiglia onde tutti ripetono in cor
Se d'affanni, vecchi malanni, non si sente più novella
Se ciascun sorride lieto e la vita trova bella
Se ragione misteriosa a gioir ciascuno appella
Questa è ora senza pari, questa è l'ora del campari
Quando gli stranieri in carovana
Dalle brume di nordico suol ripercorron la terra italiana
Nel tepore dell'italo sol
Ammiran sui colli di Roma nuove glorie ed eterno splendor
Ma lasciando bei fiori la Roma con rimpianto ripeton tra lor
Se d'affanni, vecchi malanni, non si sente più novella
Se ciascun sorride lieto e la vita trova bella
Se ragione misteriosa a gioir ciascuno appella
Questa è ora senza pari, questa è l'ora del campari


SEE THE FREE SIDE--

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lunedì 15 febbraio 2010

...che animale è Pimpi??

Pimpi è un personaggio del mondo immaginario di Winnie the Pooh. Si trova sia nei libri originali di A. A. Milne che nei cartoni animati e fumetti Disney.
Pimpi è un maialino di terra. Il suo nome originale è Piglet, diminutivo di pig, cioè maiale, e infatti nell'edizione italiana dei romanzi è chiamato Porcelletto (Pimpi è il nome usato nella versione Disney)
Nella versione Disney si lamenta spesso della sua corporatura, e in una puntata della serie animata televisiva arriva persino a scappare dal Bosco dei cento acri proprio perché si sentiva inutile a causa della sua altezza, salvo poi ritornare accorgendosi che c'erano altri animali molto più piccoli di lui, come gli insetti, a cui riusciva a dare il proprio aiuto. È di colore rosa, a strisce di varie tonalità, e ha le orecchie molto sproporzionate rispetto alle dimensioni del corpo.
Inoltre Pimpi soffre si balbuzie, e anche se molto pauroso e abitudinario, vive da solo in un albero all'interno del Bosco dei cento acri, ed è spesso con l' amico Winnie the Pooh a giocare all'aperto. E inoltre molto sensibile e generoso con gli altri, e non esita a contraddire decisioni altrui.

In alcuni paesi islamici, (come la Turchia) la presenza, giudicata ingombrante, del maialino Pimpi ha causato la censura del cartone animato, da parte della televisione pubblica, per non urtare la sensibilità dei musulmani che considerano il maiale un animale «impuro».

SEE THE CHILDISH SIDE
Ale


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...ci sono parole che è meglio non pronunciare!

Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu
o Taumatawhakatangihangakoauauotamateapokaiwhenuakitanatahu è il nome
in lingua maori di una collina di scarsa rilevanza, alta circa 305
metri, vicina a Porangahau, a sud di Waipukurau nella Hawke's Bay
meridionale, in Nuova Zelanda. Il nome è per semplicità abbreviato in
Taumata dagli abitanti del luogo.
Il nome scritto sull'indicazione stradale è
Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu,
che si traduce approssimativamente con: "Il ciglio [o la cima] della
collina [o del luogo], dove Tamatea, l'uomo con le grandi ginocchia,
che scivolò [giù], salì [su] e ingoiò le montagne, [per percorrere
queste terre], [che è] conosciuto come il mangiatore di terre, suonò
[con] il proprio flauto [nasale] per la sua amata". Con 85 lettere, è
uno dei toponimi più lunghi che si conoscano.
 I gallesi sostengono il nome sia stato appositamente allungato a
partire da quello originale per essere più lunga di
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch (in
gallese: Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco,
vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della
caverna rossa), che a sua volta qualcuno sostiene essere stata
allungata di proposito per diventare il più lungo toponimo britannico.
(ndr. ora al terzo posto)

Curiosità:
Il nome del villaggio gallese viene citato in una storia di Topolino
del 1970, "Zio Paperone e la mucca campione". e in una di Dylan Dog.
Il nome Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch
viene usato come parola d'ordine nella versione cinematografica di
Barbarella.

...però potrei cambiare il nome della rubrica in "la posta telematica
che arriva ogni quando il suo ottimo e fantastico creatore, il quale
dovette sfidare numerose fatiche per poter creare cotanto sapere in
pillole, riesce a perdere tempo che ha e rallegra l'animo di chiunque
voglia ascoltarlo"

SEE THE UNUSEFUL SIDE
Ale

Fwd: ...il merlo era bianco!!

Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale una merla, con
uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da
Gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che la
merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra
freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno
decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella
sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva
solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver
ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a
cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che
chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di
neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un
camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era
sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e
così rimase per sempre con le piume nere.
Come in tutte le leggende si nasconde un fondo di verità, anche in
questa versione possiamo trovarne un po', infatti nel calendario
romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con
il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in
31. Sempre secondo la leggenda, se i Giorni della Merla sono freddi,
la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà in
ritardo.

..direi che quest'anno avremo la primavera migliore del mondo..
dovrebbero chiamarli i giorni della pinguina!!

BE WARM!!!
Ale

...lo share!

La società AGB Italia, per conto di Auditel, ha istallato nella casa
di circa 5.200 famiglie italiane (corrispondenti a 14.000 individui)
un piccolo apparecchio, detto meter, collegato ad ogni televisore
della casa e alla linea telefonica, che registra su quale canale è
sintonizzato il televisore. Ogni membro della famiglia deve segnalare
la propria presenza davanti al televisore tramite un particolare
telecomando: in questo modo il meter registra sia quale programma è
visto, ed anche da chi è visto. I dati vengono poi elaborati al
computer centrale di Milano e pubblicati la mattina seguente poco dopo
le ore 10

Alcuni studi effettuati da istituti di statistica indipendenti hanno
evidenziato la totale inattendibilità dei dati forniti con il sistema
di rilevazione adottato.. (ndr.. a cosa serve allora??)

La trasmissione più seguita nella storia dell'Auditel risulta la
semifinale del Campionato mondiale di calcio 1990 in Italia, tra la
nazionale azzurra e l'Argentina: furono 27 milioni 537 mila i
telespettatori che seguirono l'evento, con una percentuale dell'87,25%
di share. Il programma non sportivo più visto in assoluto è, al 40°
posto in classifica, il Festival di Sanremo 1995, il film più visto di
sempre è La vita è bella di Roberto Benigni, mentre per quanto
riguarda i programmi di intrattenimento, la finale della prima
edizione del Grande fratello detiene il record assoluto!

Quindi direi che risulta che gli Italiani tra una partita e un Grande
fratello, ogni tanto guardano anche qualche film decente!!

BE TELEVISION-FREE!!!
Ale--

giovedì 4 febbraio 2010

Il Rasoio di Occam ...non serve a farsi la barba

Il rasoio di Occam (Ockham's razor) è il nome con cui viene contraddistinto un principio metodologico espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham (noto in italiano come Guglielmo di Ockham). Tale principio impone di evitare ipotesi aggiuntive in un ragionamento se quelle iniziali sono sufficienti. Ciò significa che – tra le varie spiegazioni possibili di un evento – bisogna accettare quella che appare ragionevolmente vera, senza ricercare un'inutile complicazione aggiungendovi degli elementi causali ulteriori. In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice: all'interno di un ragionamento o di una dimostrazione devono invece essere privilegiate la sinteticità e l'economia di pensiero.

..in genere si dice che "la soluzione migliore è con maggiore probabilità quella più semplice"

Quindi.. non costruitevi teorie strampalate e fantasiose su ciò che vi succede!!!

BE EASY!!